Capitano Ultimo e i “servi sciocchi ” del potere…

Tutto cominciò nel gennaio del 1993 quando Sergio De Caprio, all’epoca capitano, con nove uomini scelti da lui, tutti investigatori con un fiuto non comune, riuscì a catturare il capo dei capi, il boss di Cosa nostra, Salvatore Riina detto Totò…La reazione  di settori deviati che apparentemente ed ufficialmente rappresentavano lo  Stato, quello che dovrebbe difenderci, essere presente, bla bla, fu immediata. Pensate che a capitano Ultimo sia stata riconosciuta l’attività svolta che aveva portato alla cattura di un delinquente pericolosissimo come Riina? Macchè, lo indagarono per favoreggiamento. Udite udite…Colui che lo aveva arrestato era in realtà complice della mafia secondo qualche magistrato evidentemente corrotto e connivente con la malavita. L’accusa? Non aveva perquisito il covo di U curtu… Prima pietra di quella persecuzione che continua ancora oggi. Ancora oggi, dopo decenni, Ultimo continua ad essere attaccato e perseguitato. L’ultima? E’ successo, in pieno agosto, quando le notizie passano sotto silenzio perchè si è in vacanza e si legge poco, ancora meno che nel resto dell’anno. E già questo lascia pensare alla premeditazione. Una lettera del generale dei carabinieri Del Sette che sottrae al colonnello De Caprio le indagini del Noe. Stop all’operatività. Si ripete la storia come quando nel ’93 come ringraziamento per aver decapitato la mafia siciliana ed essere stato da questa condannato a morte  , fu costretto a lasciare il Ros. Oggi di nuovo è costretto a lasciare le indagini. Troppi i fastidi che potrebbe creare . Troppi i nomi eccellenti finiti nelle intercettazioni. A cominciare da quello di D’Alema  durante le indagini sulla Cpl concordia e sul sindaco di Ischia; quella tra Renzi e il generale Adinofli (Guardia di Finanza) nelle quali Renzi parla di come silurare Enrico Letta ed ancora quella nelle quale si parlava del figlio dell’ex presidente Napolitano e di ricatti vari a re Giorgio. Giusto in tempo è arrivato Tullio Del Sette … Fuori dalle attività capitano Ultimo. Qualcuno sul serio può pensare che sia un caso e che realmente si tratta di avvicendamenti ” normali”?  Suvvia…

Al potere costituito Sergio De Caprio ha sempre dato fastidio proprio per il suo essere fuori dagli schemi ed anche i vertici dell’Arma non lo hanno mai amato troppo. Ultimo è uno che non guarda in faccia nessuno e va dritto per la sua strada. E’ uno che non guarda al colore politico dell’indagato. Uno che vive nascosto ed ha rinunciato ad una vita normale per servire quello Stato che continua a cannibalizzarlo. Un carabiniere con un fiuto eccezionale che invece di vedersi riconoscere i meriti indubbi che ha , viene colpito ogni volta che si può. Perchè Ultimo è il sassolino che fa franare la montagna, quello capace di scavare a fondo e tirare fuori tutte le magagne e le schifose connivenze tra malavita e politica; quello che può  portare alla luce tutto il marcio e la corruzione che si annida nei corridoi del potere. Di lui hanno paura. E il tentativo di metterlo all’angolo ne è testimonianza evidente. Hanno paura che la verità venga fuori , che si spalanchino voragini ed emerga tutto il fango; che saltino i bottoni dorati delle giacche blu e degli smoking e rivelino la lordura di chi li indossa.

Il 18 agosto De Caprio, si congeda dai suoi uomini , anche lui con una lettera. Contro i  “servi sciocchi” che abusando “delle attribuzioni conferite” prevaricano “e calpestano le persone che avrebbero il dovere di aiutare e sostenere”. In perfetto stile Capitano Ultimo.  E sicuramente sarà l’inizio e non la fine di una vicenda destinata a far scaturire polemiche e prese di posizione. Da una parte ancora arriveranno le dichiarazioni farisaiche dei rappresentanti di uno sporco potere e dall’altro chi ha deciso di continuare per la strada della lotta alla criminalità di ogni genere.  Ci sono moltissimi italiani, onesti, perbene, che si riconoscono in Ultimo  e che continueranno a credere il lui. Ce ne sono, purtroppo, molti altri,    rappresentanti disonesti di istituzioni, traditori nascosti dietro un ruolo ed una funzione  ma  che rimestano nelle fogne,  che continueranno ad attaccarlo forti delle posizioni raggiunte grazie a conoscenze e corruzione, poveri prigionieri  prezzolati che hanno intascato ormai i trenta denari di Giuda e sono costretti ad obbedire.  Per Ultimo parla la sua storia. Anche per gli altri, purtroppo per loro.

 

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Una risposta a "Capitano Ultimo e i “servi sciocchi ” del potere…"

  1. Letizia ha detto:

    Eccellente Angela Rossi, il tuo articolo è da prima pagina su tutti i più importanti giornali! Ma per come siamo messi…. la vedo dura.

    "Mi piace"

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