Sandro e Paola,morti per mancanza di lavoro. E Renzi proclama che siamo in ripresa…

Lui, Sandro, 51 anni. Lei, Paola, 49. Due perfetti estranei che vivevano in città diverse, ognuno con la propria famiglia.  Dove, da quando, non importa. Erano due italiani. Uniti da un destino tragico. Morti tutti e due oggi, per mancanza di lavoro. Sandro aveva perso il lavoro due anni fa e riusciva ad andare avanti grazie ad un fratello che lo aiutava. Qualche settimana fa, la decisione. Non voleva più pesare su nessuno e così è andato a vivere per strada. Dormiva in un vecchio casolare abbandonato. Aveva un caro amico che lo andava a trovare e che è andato a trovarlo anche qualche giorno fa. Ha bussato, ha cercato ma nessuno ha risposto. Sandro era già morto. Da solo e senza che nessuno gli fosse accanto. Di cosa? Di stenti, di disperazione, di mancanza di futuro. Che speranze aveva Sandro? Quali i sogni che faceva? Ancora ne conservava qualcuno? Difficile quando si vive avendo dei giornali per coperta e una pietra per cuscino. Difficile inseguire un sogno, fosse anche solo con la fantasia prima di addormentarsi. Chi era Sandro? Era uno di noi. Qulacuno che era stato bambino, aveva ricevuto abbracci e baci dalla mamma, era caduto sbucciandosi le ginocchia ed aveva imparato, forse, ad andare in bicicletta. Era cresciuto, aveva studiato, aveva imparato un mestiere e cominciato a lavorare. Poi, quel maledetto gorno di due anni fa. <Ci spiace ma siamo costretti a licenziarla, sa, la crisi, i tagli, le tasse…> E così erano cominciati i giorni bui per Sandro. Una china che non ti rendi conto di imboccare e sulla quale scivoli fino alla fine, forse senza neanche capirlo. Così è stato. Sono andati via i giorni, i sogni e le speranze…E con loro, è andato via per sempre anche Sandro.  Domani qualcuno ricorderà il suo nome? Difficile…Siamo meteore…I tg ne hanno dato notizia, dei funerali non si occuperanno e così un altro italiano sarà sepolto e dimenticato. Come Paola…E’ morta a 49 anni di fatica. Raccoglieva uva in Puglia per due euro all’ora. Dieci ore di lavoro al giorno. Raccoglieva, divideva i grappoli e forse pensava…<Devo resistere, sono stanca ma devo farcela. Mi servono questi due euro all’ora anche se sono un insulto alla dignità>… Ma la dignità a chi ha bisogno  non è quasi mai riconosciuta. Purtroppo. Ed anche Paola ha resistito, ancora giovane e forte, ma dopo giorni e giorni è crollata anche lei. Un infarto? Un collasso? Che importanza ha? Non c’è più ad appena 49 anni. Vittima del caporalato si dirà. Certo ma chi ha bisogno accetta anche questo. Ha paura di perdere anche quei due euro all’ora…Fanno la differenza tra il pane quotidiano e la fame. Domani qualcuno si ricorderà di lei? No. Dopo la notizia nessuno ne parlerà più. Fino alla prossima morte. Per fame, per stenti, disperazione, mancanza di lavoro…Mentre aumentano ancora le tasse, mentre la Nazione è allo sbando , senza confini e senza cura di se stessa.  Immigrati a migliaia stipati in scuole e caserme , prelati che litigano con la Lega e Salvini perchè pensano che se ne debbano accogliere di più.  Qualche alto prelato, qualche parlamentare, qualche politico ingrassato per i troppi e vergognosi privilegi, domani parlerà di Sandro e Paola? Sicuramente no, i poveri italiani non fanno notizia. Non ti mandano sui media, i tg nazionali domani daranno altre notizie mentre Renzi e la sua corte dei miracoli  saranno ancora in primo piano ad annunciare, con sorrisi ebeti, che sono aumentati i contratti di lavoro , che ci si sta dando da fare per diminuire le tasse, che  siamo in ripresa. Per tutti i Sandro e le Paola di Italia, una parola sincera a Renzi:  vergognati! Hai altri due morti sulla tua coscienza.

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